giovedì 3 febbraio 2011

DOPPIO CIAK in schegge

-"E il signor Merda pensa di essere particolarmente attraente?"
-"Non lo so, ma se lo sapessi risponderei di sì. [...] Mia madre, che era bellissima, diceva che ero un bel ragazzino"
-"Molto bene. Quindi sua madre l'ha decisamente ingannata, signor Merda."
Trittico d'autore:
Gondry, Carax e Bong per tre segmenti visivi nel reticolo urbanistico di Tokyo. Sono "ospiti" e -francamente- si vede. Gondry apre il film con Interior design, storia di uno scadente e ambizioso regista e della sua compagna, che -in solitudine- diventa oggetto di una strana metamorfosi: passo 40 minuti in bilico tra la noia e qualche buona trovata, chiedendomi di tanto in tanto quando inizierà l'episodio di Carax. Ed eccomi servito Merde, segmento inconfondibile del vecchio enfant prodige francese, che -ormai- è indistinguibile dal suo attore feticcio, Denis Lavant, sempre bravissimo. Al solito, Carax mi infastidisce con le doti da gran trasformista del suo protagonista e spesso esagera, ma le sequenze del processo hanno -almeno- qualche nota d'autore. Bong Joon-Ho chiude il conto con Shaking Tokyo: l'idea è anche bella ma l'esecuzione è davvero noiosa, impacciata, ordinaria; ambisce alla poesia e raggiunge a malapena il romanzo d'appendice. Passo 40 minuti a contare i minuti che mancano alla fine e mi rovino tutta la manicure.
Probabilmente non mi sentirò mai a mio agio con gli stilemi descrittivi di Bong Joon-Ho, ma questo film è davvero bello. Nerissimo, grottesco e volontariamente ridicolo (ma solo in alcune scene), ci viene incontro in una maniera decisamente diversa dal solito e così personale da farci sentire a disagio. Meriterebbe una seconda visione...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Memories l'ho già visto, incredibile, uno zotico come me!
Ma, invece, hai deciso di ignorare tassativamente il fatto che tra un po' c'è la NOTTE DEGLI OSCAR? Hai visto le nominations? Dammi i tuoi faves:-) E vediamo se becchi qualche statuetta...
oh, ma se Cadaver sta per gaia, Gaia sta anche per G. della dedica, ma allora D. chi cavolo è?
L.

Anonimo ha detto...

P.S.
Comunque la locandina di Tokyio è fichissima!
Quante farfalle in casa di Cotone ultimamente...

Cotone ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Il "B.r." è un drink egregio, invece. E poi vuoi mettere l'acronimo?
O__+

M'hai quasi sorpreso.

A morte lo Spritz.

p.s.
Vorrei che demolissi come celebri, specie quando non la penso come te.

Il faut un peu de sarcasme, ma chérie. (mais oui! ..en Français, c'est la mode!).

D.M.

Anonimo ha detto...

Mettila come vuoi, ma io la Michy la vedo con un drink più sofisticato, che ne so, un manhattan, se non altro perchè richiede l'uso di un bicchiere più piccolo, più adatto alla sue manine...
Poi, riguardo a "Tokyo", mi sembra evidente che non aveva nessuna intenzione di demolire e, quindi, nemmeno di essere sarcastica. Voleva solo essere...tiepida.
Buona domenica alle abitanti del blog:-)
L.

Anonimo ha detto...

E un prosecchino, no?
Per il bicchiere bastano due dita.
Ma che sia tiepido, eh.
Mi raccomando!

Brrr.

Renato Curcio

Anonimo ha detto...

Vedo che hai capito quello che volevo dire.
Non c'è bisogno di firmarsi in quel modo, tanto si capisce che sei Domenico, niente contro di te, sia chiaro. Abbiamo solo punti di vista divergenti.
Tra le altre cose, io scherzavo con la Michy sul black russian, ogni tanto mi diverto a stuzzicare la sua vanità...E' una tara di tutto il mondo femminile, anche dello spicchio intelligente.
L.
Senza scomodare altri nomi.

Anonimo ha detto...

La vanità è una tara solo se non puoi permettertelo. ;-)

Ergo: non capisco.