mercoledì 7 giugno 2023

Heidegger riflette su un soggetto di Van Gogh


Roma 3 giugno 2023


[...]Scegliamo -ad esempio- un quadro di van Gogh. Che cosa c'è da vedere in esso? [...] La contadina calza le scarpe nel 

campo. Solo qui esse sono ciò che sono. [...]. Lei è in piedi e cammina con esse. Ecco a cosa le scarpe servono 

realmente. [...] Nel quadro di van Gogh non potremmo mai stabilire dove si trovino quelle scarpe. Intorno a quel paio

 di scarpe da contadino non c'è nulla di cui potrebbero far parte, c'è solo uno spazio indeterminato. Grumi di terra dei

 solchi o dei viottoli non vi sono appiccicati, denunciandone almeno l'impiego. Un paio di scarpe da contadino e 

null'altro. Tuttavia ... nell'orifizio oscuro dell'interno logoro si palesa la fatica del cammino percorso lavorando. Nel

 massiccio pesantore della calzatura è concentrata la durezza del lento procedere lungo i distesi e uniformi solchi del 

campo, battuti dal vento ostile. Il cuoio è impregnato dell'umidore e dal turgore del terreno. Sotto le suole trascorre la 

solitudine del sentiero campestre nella sera che cala. Per le scarpe passa il silenzioso richiamo della terra, il suo tacito 

dono di messe mature e il suo oscuro rifiuto nell'abbandono invernale. Dalle scarpe promana il silenzioso timore per la

 sicurezza del pane, la tacita gioia della sopravvivenza al bisogno, il tremore dell'annuncio della nascita, l'angoscia della

 prossimità alla morte. Questo mezzo appartiene alla terra e il mondo della contadina lo custodisce. Da questo

 appartenere custodito, il mezzo si immedesima nel suo riposare in se stesso [...] ». E' il quadro che ha parlato, che ci ha

 fatto conoscere cosa le scarpe sono in verità...Noi diaciamo spesso questa parola, e non riflettiamo a sufficienza sul 

suo significato.

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